Cos’è la pediculosi?
La pediculosi è un’infestazione causata dalla presenza dei pidocchi, il nome comune di un gruppo di insetti parassiti che si nutrono esclusivamente di sangue. I pidocchi che infestano l’uomo determinano una parassitosi cutanea, nota come pediculosi e si distinguono in base alla parte infestata:
- Pidocchi dei capelli e del capo
- pidocchi del corpo o delle vesti
- pidocchi del pube
Sintomi pediculosi
La diagnosi della pediculosi in fase iniziale si basa sul ritrovamento dei pidocchi, ad occhio nudo, o più facilmente attraverso l’ausilio di una lente d’ingrandimento. In uno stato più tardivo, si rendono visibili anche le uova, strettamente attaccate ai peli, ai capelli o al vestiario, e si presenta il fastidioso sintomo del prurito.
I sintomi della pediculosi della testa più comuni:
- Prurito
- Escoriazioni del cuoio capelluto.
- Ingrossamento locale dei linfonodi.
I sintomi della pediculosi del corpo più comuni:
- Prurito.
- Piccole punture di colore rosso (dovute ai morsi).
- Pomfi o infezione batterica superficiale (dovuta all’eccessivo grattamento).
- Lesioni (soprattutto a livello di spalle, glutei e addome).
Le zone più colpite sono quelle ricoperte di peli.
I sintomi della pediculosi del pube più comuni:
- Prurito
- Escoriazioni
- Piccole infezioni localizzate grigio bluastre sull’addome, sul tronco e sulle cosce.
Cause pediculosi
La causa della pediculosi sono i piccoli insetti parassiti che si nutrono del sangue dell’uomo e che infestano le zone pelose del corpo: per nutrirsi, infatti, pungono la cute e iniettano al suo interno un liquido urticante. I pidocchi depositano, dopo 24-48 ore dall’accoppiamento, delle uova (lendini) che si attaccano saldamente ai capelli e da cui si formano ninfe: dopo 7-13 giorni diventano pidocchi adulti in grado di riprodursi, ma non sopravvivono più di 2 – 3 giorni lontano dal corpo.
Il contagio della pediculosi del capo avviene per contatto dei capelli tra persona a persona e, contrariamente a quanto si pensi, non è un problema tipico della scarsa igiene.
Le cause della pediculosi del corpo e del pube invece, sono degli altri tipi di pidocchi, che si annidano nelle aree genitali e in altre zone pelose (eccetto i capelli) e la loro comparsa è collegata alla scarsa igiene ambientale o della persona: questi insetti del corpo trovano le condizioni ideali di vita in vestiti, asciugamani e lenzuola sporchi o vecchi materassi (dove depongono le uova) per poi uscire al momento opportuno, pungere, alimentarsi di sangue e tornare nel rifugio, nel quale possono sopravvivere anche per un mese. Il contagio può avvenire anche attraverso il contatto tra persona e persona (ad esempio tramite un rapporto sessuale).
Pediculosi del pube
La pediculosi del pube è un’infestazione di insetti parassiti che si annidano nelle zone genitali, ma anche in altre zone pelose del corpo (eccetto i capelli che possono essere infestati da un altro tipo di pidocchio). La trasmissione avviene solitamente a seguito di un contatto ravvicinato con un individuo infetto o un oggetto contaminato, che può essere un lenzuolo, vestito, asciugamano o materasso sporco. L’uso del preservativo non garantisce una protezione nei confronti della pediculosi del pene, e la contaminazione avviene quasi sempre a seguito di un rapporto sessuale.
Pediculosi a scuola
La pediculosi a scuola è un’infestazione molto comune provocata dai pidocchi della testa, ma non c’è una correlazione con l’igiene personale e la pulizia degli ambienti: la trasmissione avviene da persona a persona attraverso il contatto diretto con capelli oppure tramite lo scambio di indumenti, effetti personali come cappelli, cuscini, spazzole, sciarpe e così via. La pediculosi a scuola è molto comune proprio per la promiscuità e perché i più colpiti sono i bambini in età prescolare o scolare (3-11 anni). Le bambine sono più a rischio, probabilmente a causa dei capelli più lunghi.
Pediculosi e bambini
Come riconoscere i pidocchi dei capelli nei bambini? La pediculosi nei bambini è un’infestazione causata dai pidocchi del capo e che si manifesta soprattutto in età pediatrica (3-11 anni), perché la scuola è un ambiente comunitario che mette a contatto molti bambini tra di loro. La diagnosi è facile da effettuare tramite l’osservazione delle lendini a occhio nudo.
Trattamento e rimedi per eliminare i pidocchi
Il trattamento per la pediculosi del capo prevede diverse sostanze attive contro i pidocchi:
- Utilizzare un pettine specializzato per la pediculosi come Aftir pettine, per districare i capelli iniziando dal centro fino alla parte posteriore per esaminare tutto il capo.
- Applicare un gel efficace contro le lendini a base di Malathion come Aftir gel antiparassitario sui capelli asciutti e sulla pelle sottostante, evitando il contatto con occhi e mucose della labbra (non utilizzare sotto i due anni e in gravidanza).
- Utilizzare uno shampoo antipediculosi fino alla scomparsa della patologia.
- Rimuovere manualmente con il pettine specifico.
- Ripetere la terapia entro 7-10 giorni.
- Decontaminare gli oggetti personali.
Anche il lavaggio con acqua calda e aceto (proporzione 4/1) è utile per eliminare le lendini. Non è necessario tagliare i capelli, anzi del tutto inutile. Evitare metodi “fai da te” inefficaci e far tornare i bambini a scuola il giorno successivo al primo trattamento dopo aver rimosso le lendini: non sono più contagiosi.
Il trattamento per la pediculosi del pube prevede shampoo e creme da banco allo stesso modo che per i pidocchi della testa; per quelli del corpo, invece, non vengono solitamente usati farmaci, perché questi si trovano negli indumenti, nella biancheria o nel materasso; vengono quindi curati i sintomi del paziente e consigliata la decontaminazione degli indumenti attraverso un lavaggio accurato.